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Gottlieb e Kim Whanki: maestri dell'astrazione parlano una lingua visiva condivisa
Creatrip Team
a month ago
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Una mostra bipersonale alla Pace Gallery a Hannam-dong, Seoul, intitolata “The Language of Abstraction, the Universe of Emotion,” riunisce opere dell'astrattista espressionista americano Adolph Gottlieb e del modernista coreano Kim Whanki dal 1962 al 1973. La mostra (31 novembre–10 gennaio) traccia lo spostamento di Kim da forme evocative a tele completamente astratte piene di innumerevoli puntini — che richiamano costellazioni e uno spazio cosmico meditativo — durante gli anni newyorkesi dopo aver incontrato Gottlieb alla Biennale di São Paulo del 1963. Le opere di Gottlieb, tra cui un dipinto “Burst” del 1962 e la sua serie di “imaginary landscape”, mettono in evidenza i contrasti drammatici di colore e forma caratteristici dell’astrazione statunitense degli anni Cinquanta. La mostra, organizzata con la Adolph & Esther Gottlieb Foundation e la Whanki Foundation, invita i visitatori a confrontare le diverse radici culturali degli artisti (Kim dal mare e dal cielo di Jeollanam-do; Gottlieb da un background di immigrati ebrei newyorkesi) e ad ascoltare il dialogo artistico e l’influsso reciproco lungo i loro percorsi paralleli. La rassegna segna il 65° anniversario della Pace Gallery e rimane aperta fino al 10 gennaio.
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