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Dahlia Lee Jung-hyun, autrice di 'Ricorda che la vita ti ama', racconta come un commento scioccante di una studentessa di 12 anni — “Insegnante, voglio morire” — l'abbia spinta fuori dalla depressione e in un viaggio di tredici anni alla ricerca di guarigione e scopo. Di fronte all'aumento dei problemi di salute mentale tra i giovani, lasciò la scuola ispirata dalla storia della suora britannica Tenzin Pamo e trascorse anni visitando grotte himalayane, centri di meditazione in Thailandia e Francia, facendo volontariato alla Casa Madre Teresa a Kolkata e nei villaggi dei fiori coreani, e studiando mindfulness con maestri come il Dalai Lama e Thich Nhat Hanh. Ha proseguito gli studi universitari in counseling, si è formata nelle cure hospice e ha sviluppato programmi come 'Coltivare la foresta della mente' e 'Tutti i fiori sono belli' per condividere metodi pratici per il recupero emotivo e il sostegno comunitario. Il libro mescola lotta personale, incontri spirituali, apprendimento psicologico e programmi pratici volti ad aiutare individui e comunità a guarire.